le ragazze della nazionale italiana di pallavolo

È ufficialmente terminata la stagione sportiva della Nazionale Italiana di Pallavolo femminile, che archivia, con l’ennesima sconfitta pesante, un’estate 2023 costellata di fallimenti.

Se ne è parlato ovunque, per settimane, anche per mesi. Per una volta, il volley è stato al centro dei riflettori e nelle vetrine dell’opinione pubblica. Non per raccontarne i successi o le imprese (francamente c’è stato veramente poco di positivo quest’estate, parlando sul fronte femminile ovviamente!), ma piuttosto per riportare e descrivere polemiche, liti, malintesi… e chi più ne ha, più ne metta! Tanto marcio, che, forse, la pallavolo femminile, ahimè, si è meritata questa volta!

Tutto negativo?

Fermi tutti, non possiamo raccontare solo il brutto. Partiamo da ciò che di bello c’è stato, come il grande ingresso in squadra di Ekaterina Antropova, che ha ottenuto proprio alla vigilia dei campionati europei la cittadinanza italiana. La grande promozione di Eleonora Fersino, in grado di guadagnarsi, e reggere, i massimi livelli europei, se non addirittura mondiali. La buona stagione, come prevedibile, di Danesi e Lubian, due colonne portanti per la nostra Nazionale.

Qualcosa di positivo, possiamo portarcelo a casa da questa stagione azzurra. Poco però. Troppo poco.

Passi indietro

I grossi passi indietro nei risultati, sono frutto di tante, tantissime vicende che si sono trascinate per tutta l’estate. E che probabilmente derivano da lacune e ferite lasciate aperte, invece che ricucite, nelle passate stagioni. Ripercorriamo quelli che sono stati i passaggi principali, dell’era Mazzanti, che hanno condotto l’Italia al baratro di oggi.

  • stagione 2017

Mazzanti subentra come C.T. della Nazionale, dopo una disastrosa esperienza con Bonitta, culminata con un’olimpiade a dir poco fallimentare.

2° posto nel World Gran Prix (grande esplosione di Egonu, come titolarissima della Nazionale)

Eliminazione ai quarti di finale degli Europei, con una squadra ancora in costruzione e non pronta per quel contesto.

  • stagione 2018

Consacrazione della nostra Nazionale, che si classifica al 2° posto del campionato mondiale, con Sylla titolare (Bosetti Caterina ferma per infortunio al ginocchio).

  • stagione 2019

L’Italia non convince in VNL, ma si rifà nelle qualificazioni olimpiche, stracciando l’Olanda (storica bestia nera). Restiamo orfani di Lucia Bosetti (problemi alla spalla) e ci prendiamo il bronzo europeo.

  • stagione 2020

Purtroppo non disputata causa COVID, (probabilmente, con il dominio dei club italiani, e la parallela crescita individuale delle atlete azzurre, avremmo potuto ambire a una medaglia importante, ma con il senno di poi, non ne siamo più così certi, purtroppo!)

  • stagione 2021

L’Italia si concentra solo sulle olimpiadi, dove andrà da favorita. Il risultato è umiliante, usciamo ai quarti sconfitti dalla Serbia, con l’amaro in bocca per non aver giocato ai livelli sperati.

Vinciamo l’Europeo (primo successo per questo ciclo), battendo una docile e stremata Serbia (probabilmente pronta anche all’addio di Terzic, loro storico allenatore).

  • stagione 2022

L’Italia è fortissima, DOMINA la VNL, 1° posto!

L’Italia parte benissimo ai mondiali, ma lungo il percorso si inceppa qualcosa, 3° posto. Nascono le prime grandi polemiche, con Egonu che annuncia l’addio alla Nazionale.

  • stagione 2023

Mazzanti decide di giocare la VNL con il gruppo “B” (che poi si scopre essere in realtà il gruppo “A”). Di questo team, delle “solite” big italiane, trovano spazio solo Sylla e Danesi.

Per l’Europeo vengono richiamate Orro, Egonu, Pietrini, Bosetti (che però viene esclusa prima della partenza), e viene aggiunta Antropova. Vengono ufficializzate, quindi, le grandi esclusioni tanto preannunciate per tutta l’estate!

Europeo fallimentare, 4° posto.

Nascono nuove polemiche e Egonu lascia nuovamente/viene lasciata fuori.

Rimane a casa anche Orro, per problemi fisici.

Giochiamo il torneo di qualificazione olimpica con un gruppo non all’altezza e non conquistiamo il pass per Parigi 2024 (usciamo sconfitti nei due match più complicati: USA e Polonia).


Questi sono i fatti riportati cronologicamente, che raccontano i risultati delle varie spedizioni azzurre. Ci possono essere tante vicende che stiamo trascurando, vicende private, o meglio, interne allo spogliatoio, allo staff e alla federazione.

Una cosa è certa, al di là di chi sia il colpevole, stiamo sprecando un ciclo di ragazze, che, con investimenti di tempo e denaro, abbiamo allenato per tanti anni. Il gran lavoro, del Club Italia e delle nazionali giovanili, ha fatto emergere quelle che, oggi, sono tra le migliori giocatrici al mondo, tutte italiane! E le abbiamo allenate noi. Stiamo sprecando i sacrifici di tutti. Occorre, assolutamente, porre rimedio. Il che non significa doversi mettersi al collo tutte le medaglie d’oro, ma significa giocare le manifestazioni importanti perdendo a causa della superiorità e della bravura degli avversari, e non per i nostri fallimenti.


Di Alex

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *